Love is Hell, terza traccia di questo Night Light, nuovo disco dei Rufus Party è davvero una bella canzone e voglio partire da qui, proprio da questo pezzo così rappresentativo, per tutta una serie di motivi, per mettere in chiaro le cose. L'album in questione è realizzato da un gruppo di persone, segnatamente Alessandro Bertolotti (Bert), Marco Parmiggiani e Gianluca Lusetti (Pupo), che dal 1997 ad oggi hanno portato in giro in lungo e in largo la loro musica: e solo per questo dato di fatto (temporale) andrebbero ascoltati con attenzione. Aggiunteci poi, che dal punto di vista squisitamente tecnico, la realizzazione di tale lavoro non presenta, in pratica, critiche e, infine, mettete in conto che gli arrangiamenti, per il genere di appartenenza, funzionano sempre.
Indi per cui, anche grazie a pezzi quali More, le chiacchiere stanno a zero: questo Night Light è un gran bel disco, realizzato da persone perfettamente a conoscenza delle loro capacità e che, inoltre, si divertono un casino a stare insieme sul palco. Tutto giusto, tutto bene, tutto ok perciò? Sì e no. Sì, per i motivi sopra descritti e no, ma un no molto sfumato, perché qui è tutto, dannatamente, classico: il soul e pop che si mischiano lo fanno in modo "urbano e elegante", ma senza guizzi, almeno a mio avviso. Un album, insomma, veramente ben fatto, pensato e studiato che però, ahinoi, manca solo di un dettaglio: un po' di "sporco", un graffio, un momento di sospensione che avrebbe potuto donare fascino maggiore ai Rufus Party. Ma visto che i ragazzi di Novellara fanno musica assieme dal 1997 sono certo che al prossimo giro troveranno gli ingredienti vincenti.
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