Fake P Zero Crossing 2004 - Pop, Elettronica, Alternativo

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Ok. Grazie di averci provato ragazzi. Vi ho beccato lo stesso. Nell’ennesimo tentativo di apparire il gruppo più speciale del pianeta, avete dimenticato di fare i conti con me. E sono qui con il mio cric della macchina pronto a dividervi la testa in due. Almeno, per la prima volta, le vostre orecchie si guarderanno in faccia e l’una dirà all’altra: “ma anche tu sentivi quella robaccia?”. La risposta sarà conciliante e deludente insieme. Fake P, ovvero: proviamo a fare elettropop e vediamo se qualcuno se la beve. Trenta minuti di leziosaggini e dolcezze senza un minimo spessore sonoro. Mezzora scarsa di roba alla Postal Service. Niente di più e niente di meno.

Scusate, ritratto: bisogna ammettere che sono carini. Anzi, sono bravi. Le canzoni sono ben fatte. Cercando di sintetizzare: non c’è un pezzo uguale all’altro. Si scoprono le influenze più diverse: Eels e Blur (le più strane), Depeche Mode e Stereolab (le meno strane), Blonde Redhead e Shins (quelle più “indie”). Insomma, c’è un sacco di roba, tutta costretta a usare gli stessi suoni e praticamente i stessi ritmi. Chiedere ai Nirvana di fare pezzi alla Alluminum Group non è poco. Quindi bravi. Ovvio non sono un gruppo che si “capisce” subito, e io qui ci sento una buona dose di presunzione furbetta. Ma merita che facciano ancora un disco. Così si potrà ancora prenderli un po’ in giro. Così si potrà avere un’altra mezzora carina.

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La recensione Zero Crossing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-05-31 00:00:00

COMMENTI (10)

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  • utente0 17 anni fa Rispondi

    solo se tu ti impicchi

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    i stessi ritmi.
    i.
    ma vatti a nascondere

  • enver 18 anni fa Rispondi

    mi secca quotare Fiorio ;) però se la massa delle band che si propongono a rockit avesse le palle, lo scibile musicale, la qualità e la testa per crederci che hanno questi invertitissimi, saremmo in capo al mondo. Pigeons, il disco, va posseduto. carnalmente. Salut

  • utente0 18 anni fa Rispondi

    due anni per una recensione... due anni per fare un disco. pari e patta.

  • sandro 18 anni fa Rispondi

    Già già. Non avevo letto con attenzione.

  • mrgrieves 18 anni fa Rispondi

    uahhaha
    2004??
    quando fra due anni recensirete i loro dischi contemporanei vi renderete conto che sono la band + figa del mondo!

  • massimo 18 anni fa Rispondi

    Sandro, non dare per scontato che Geoff sia uno dei Fake P.
    Io conosco i quattro coglioni e dubito siano stati loro a lasciare quel commento :)
    Ah, per la cronaca: nemmeno io suono nei Fake P, ma penso fosse chiaro!
    Stay tuned for more happy days!
    ciao

  • sandro 18 anni fa Rispondi

    Un opinione misata a giudizio? vuol dire che ho raggiunto molto più di quanto mi aspettavo. E poi voi fake P siete bravi. Non avete letto dopo la parola "ritratto"? Capisco di essere stato un po' confuso, ma a me sembra un giudizio per nulla negativo.

  • massimo 18 anni fa Rispondi

    I Fake P sono tipo uno dei 5 migliori gruppi italiani. Però confermo: questo loro primo lavoro non piace neanche a me più di tanto :D I dischi dopo invece sono STICAZZI :D
    Vi amo, frocetti

  • utente0 18 anni fa Rispondi

    scusami caro Sandro se mi permetto .. ma questa non è un recensione. questa è una opinione mista ad un giudizio. non include ne critiche costruttive ne consigli utili. boh. (p.s. NON SONO UNO DELLA BAND)