Caboose
Awake Go Zero 2022 - Rock, Blues, Afro

Awake Go Zero
30/06/2022 - 20:21 Scritto da Sergio Sciambra

Il duo beneventano affascina con un disco blues che affonda le radici tra Benevento, l’Africa e il Sud degli States

I Caboose di Luigi De Cicco ci hanno abituato fin da ‘Hinterland Blues’ del 2018 a un blues di qualità, personale e affascinante, nel senso magico del fascinu, l’incantesimo intossicante che cattura i sensi e piega la volontà A questo ‘Awake Go Zero’ De Cicco e Carlo Corso ci arrivano forse ancora più preparati, dopo una serie di viaggi che li ha portati tra New Orleans, UK e Berlino, patria del progetto per poi riportarli nell’orbita della natia Benevento. Ci arrivano con un suono più lavorato, che gioca di sottrazione senza eliminare davvero elementi dall’equazione, ma imparando a tirare indietro ogni tanto voci e chitarre per lasciare spazio, a suoni di riempimento, lamenti lontani di armonica, atmosfere che trasfigurano elementi del paesaggio sonoro e del suo alfabeto.

Un linguaggio che ha raccolto in giro per il globo sfumature e declinazioni del blues, alcune “comandate“ altre meno: c’è la ruvidezza ipnotica a metà tra le radici africane, il deserto e il delta del Mississippi l’elettricità indolente alla Black Keys o Paolo Nutini, la decadenza bohémien di scuola Tom Waits, il rythm n’blues black magic con Do What The Witch Says che riporta tutto alla tradizione stregonesca di Benevento, tracciando una linea diretta tra Salem e il Sannio. Ecco, pur non presentando nessun elemento riconducibile alla tradizione locale, ‘Awake Go Zero’ evoca intorno al misterioso beneventano frammenti di quel sentimento gotico del Sud che siamo abituati a ricondurre al sud degli Stati Uniti, ma che in realtà eccede quel luogo fisico. Tanto è vero che uno dei suoi interpreti più autorevoli è, a oceani di distanza, l’australiano Nick Cave con i suoi Bad Seeds, che pure riecheggiano nelle stratificazioni di suoni claudicanti e nel carattere ammiccante di alcuni brani del lavoro.

I Caboose interpretano con gusto e confidenza un ambizioso canone blues, ma provano anche a spingersi su derivazioni più originali e contemporanee, quando accennano giri sincopati dal sapore neo-soul e r&b contemporaneo (Streets I Walk On). Sfumature che oltre ad arricchire l’ascolto lasciano anche una traccia da approfondire in futuro, quella di un percorso che non mi dispiacerebbe veder percorrere al duo campano.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.