Un esordio all'insegna del pop-rock di stampo tipicamente italiano.
Il Fabbricanuvole è il titolo del disco d'esordio di Roberto Quassolo, cantautore di Pavia con diverse esperienze musicali alle spalle.
In questo debutto come solista sono presenti nove tracce che guardano ad un pop-rock che ha salde radici all'interno del panorama italiano, in particolare al filone di successo che ha contraddistinto la seconda metà degli anni Novanta e i primi Duemila. Quassolo propone brani orecchiabili e fortemente autobiografici, delineando all'interno dell'album quello che è il suo percorso artistico e umano. Tracce come "Invisibile" e "Sole Triste" portano dentro influenze diverse, che vanno dal Renga solista ai Timoria, passando per qualche suggestione del primo Grignani e più in generale del Brit pop sanremese di fine secolo scorso. La title-track è di sicuro uno dei brani più interessanti, sia per quanto riguarda l'arrangiamento che l'interpretazione, mentre i cinque minuti e mezzo della ballatona "Eppure sei qui" si difendono bene in mezzo ad un disco costituito principalmente da pezzi immediati e diretti.
L'esordio del cantautore lombardo non è sicuramente una novità nel suo genere, ma ha il pregio di non voler strafare e di non essere un lavoro puramente derivativo. Quassolo si dimostra un cantautore attento e riesce a non cadere nella trappola della banalità.
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La recensione Il Fabbricanuvole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-31 07:22:42
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