Nuovo disco di Pierpaolo Capovilla e i cattivi maestri tra rock e sonorità più ricercate
La voce di Pierpaolo Capovilla, le chitarre distorte e una vena critica, polemica, verso il sistema capitalistico occidentale. Questi sono i tre ingredienti principali che insieme formano il disco del nuovo progetto solista di Pierpaolo Capovilla, già voce e anima del Teatro degli Orrori.
Il titolo dell'album, pubblicato a fine Maggio 2022, è - appunto - Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri.
Per sonorità e strumenti questo disco prosegue il lavoro iniziato dal Teatro degli Orrori nel 2005: le chitarre distorte picchiano forte, così come la batteria. Il lavoro della voce è inconfondibile, tra cantato e gridato si sente tutto il talento di Capovilla, che conduce magistralmente l'ascoltatore per tutta la durata delle dieci tracce.
I testi costruiscono una serrata critica sociale e rivelano la vena polemica, mai sopita dal 2005.
La presenza di brani più soft di quelli a cui il Capovilla ci aveva abituato costituisce una piacevole sorpresa ed arricchisce ulteriormente il disco: Anita e La città del sole, ad esempio, ci offrono delle sonorità diverse, più ricercate e meno roboanti ed energiche, senza mai scadere nel pop o nella ballata radiofonica: nel complesso è un disco dalla grande potenza, che non lascerà indifferenti gli amanti del rock, offrendo parecchi spunti interessanti.
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La recensione Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-27 00:00:00
COMMENTI (1)
Ammazza oh, vi siete proprio sprecati a scrivere questa recensione. Da un album del genere, dopo 7 anni di silenzio dall'ultimo del TDO, ci si aspetterebbe un minimo di interesse e attenzione da parte di chi ne scrive.