“PPP”, dodici canzoni tascabili.
Dai 30 secondi di "SMM" e "Manifesto 2" ai 61 di Le piccole realtà. Leonardo Gallato ha tirato fuori dal cilindro “PPP”, album di undici canzoni tascabili, di piccole schegge impazzite, di frammenti surreali e sconnessi. Toccate e fughe folli – e lontane dalle certezze dei primi due album firmati dal cantautore siciliano –, tra l’acustico e il rock muscolare, carezze jazzy, incursioni nella cosiddetta musica d’ambiente, loop stranianti e un pizzico di sperimentalismo che non fa mai male. I riferimenti? Vengono in mente l’Auroro Borealo più recente (quello di “EH”) e, soprattutto, i Maisie. E non solo per la contiguità territoriale: con Cinzia Li Fauci e compagni Gallato ha in comune la stessa ironia dissacrante (e, a volte, amara), oltre alla capacità di proporre uno spettro sonoro libero da schemi, identificazioni e strutture precostituite.
“PPP” è un dischetto genuino e divertente, ma con un limite: è lo stesso Leonardo Gallato a spiegare di aver aggiunto ad alcuni suoi brani una coda in reverse non per il gusto di chissà quale operazione concettuale, ma per ingannare Spotify e company, che non accettano all’interno delle loro piattaforme brani inferiori ai 30 secondi. Va bene tutto, almeno finché ci si limita all’una tantum, se ripeti la stessa operazione per altre sei volte, la cosa comincia a pesare un po’…
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La recensione PPP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-19 17:37:00
COMMENTI (2)
Grazie a te per il chiarimento! Ciao!
@giuseppecatani avrei dovuto forse aggiungere che altri 15 secondi di solo silenzio non erano accettati dalle piattaforme (povero Cage!): per questo il reverse è reiterato. Quei brani con la coda sono stati creati per durare 15 secondi: serviva un espediente chiaro che facesse balzare l'ascoltatore direttamente al prossimo brano. Da quello che dici dovrei esserci riuscito.
Grazie per la recensione!
Leonardo