Tredici tracce di rock d'autore classico, tendente al prog, in italiano e inglese
In più di qualche punto la storia della musica del nostro Paese ha a che fare con la legge. D'altra parte, Paolo Conte è noto come l'avvocato di Asti che suona il piano. Dal "canto" suo, poi, Andrea Bocelli è laureato in giurisprudenza all'Università di Pisa e ha lavorato per un anno in uno studio legale prima di dedicarsi al piano bar. Anche Ghemon è un avvocato mancato: i genitori lo volevano così ma lui ha preferito la musica. Forse su questa scia Valerio Scanu ha annunciato di voler portare a compimento gli studi di giurisprudenza, in reazione a una denuncia per diffamazione ricevuta in passato: il diploma era atteso questa estate ma per il momento sembra prevalere ancora il canto.
Di formazione giuridica è a sua volta Massimo Panziera in arte MaximusP, cantautore di Terrazzo (Verona) al suo terzo album, dal titolo Per qualcosa in più: 12 tracce più una bonus track, con testi in italiano e in inglese. Sono realizzate con chitarre, tastiere, basso e batteria e tutte insieme costituiscono un disco molto corposo, probabilmente anche troppo.
Le incisioni si possono sempre migliorare, dalle registrazioni alla produzione fino ai testi, come le canzoni sono sempre lo specchio del suo creatore: MaximusP ha una visione classica del rock d'autore e quindi i brani sono frutto del suo approccio e della sua inclinazione. Ad esempio, la title-track e Giù dalla collina richiamano la dimensione e le descrizioni di pezzi come Impressioni di settembre della PFM. Lo stile dell'autore veneto potrebbe dunque dare soddisfazione agli amanti e ai nostalgici delle atmosfere dei grandi decenni del rock e del prog, con l'aggiunta di alcune sfumature folk (Come l'aurora). Questa gratificazione potrebbe risultare maggiore nelle tracce anglofone (Song of joy).
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La recensione Per qualcosa in più di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-18 12:31:53
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