Il Dallas
iosonodinamite
2022 - Rock, Alternativo
Alternative rock tra poesia e atmosfere hard boiled nel nuovo album de Il Dallas
I Dallas si auto definiscono una rock band di provincia, arrivano da Treviso, e cantano un immaginario maudit fatto di bettole e scenari fumosi, a tratti surreali, popolati di desperados come la Tupelo già cantata da Nick Cave e qui protagonista di un omonimo brano che è ammicca al santo patrono dei poeti maledetti del rock, ma anche a Re Elvis che in quella cittadina del Mississipi era venuto al mondo.
Non parliamo a sproposito di poesia o di teatro, perché la narrazione di Davide Faraon, la voce di Il Dallas, si muove a metà tra parlato, declamazione e melodia. Uno stilema conosciuto che arriva dritto dal post punk e dalle sue declinazioni più varie, (ritorna il buon Cave), ma che, più di recente e più vicino alle nostre coordinate, è stata una delle formule ricorrenti di un certo alternative rock all’italiana a cavallo tra anni zero e ‘10, vedi alla voce Il Teatro Degli Orrori ma non solo.
Qui la ricetta è simile, adrenalinica e con forti dose di chitarre, ma con la notabile aggiunta di una tromba che riesce ad inserire un velo hard boiled, spingendo sul funk e sul blues, ma anche a sciogliere la tensione addolcendo i ritornelli con linee melodiche oldies.
Al netto di qualche momento di incertezza (va bene riprendere un attimo di fiato, ma la ballad È poesia forse questa? rischia di spezzare il ritmo di questi 25 minuti al fulmicotone), la formula compositiva è riconoscibile, originale per quanto possibile rimanendo in quest’ambito musicale, e in definitiva funziona.
Soprattutto perché interpretata con energia e con convinzione, che riescono a far digerire anche qualche forzatura stilistica sul pedale del maledettissmo da rocker consumato.
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La recensione iosonodinamite di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-16 21:16:43
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