KIHM
Recìto 2022 - Elettronica

Recìto

Un disco solido ma con testi più fragili del dovuto

Recìto di KIHM è un disco che, confesso candidamente, mi ha messo in difficoltà. Mi ha messo in difficoltà perché nonostante un'impressione e un giudizio grosso modo positivo sul lavoro, vi sono state, almeno a mio avviso, delle criticità che hanno rischiato, a più riprese, di rendere il mio giudizio più negativo. Prendiamo, per spiegare quanto ho appena sostenuto, Sogno a metà , la seconda traccia, per altro una delle migliori dell'album. Sogno a metà, un po' come suggerisce lo stesso titolo, per me è un pezzo che ha un lato positivo e uno negativo. Quello positivo è, senza ombra di dubbio, l'arrangiamento e le sonorità: un'elettronica gommosa e molto calda, decisamente elegante, sostenuta anche da arrangiamenti non banali e molto eleganti. Peccato che vi sia anche un lato che mi ha convinto molto bene. Questa parte è quella testuale. Infatti, a parte qualche piccola ma importante eccezione, ho sempre ravvisato un certo qual eccesso di retorica in queste liriche: la voce è interessante, questo sì, ma sono le parole un po' a scorrere in modo poco fluente.

Questa doppiezza, diciamo così, di giudizio ha sicuramente pesato in termini finali anche se questo album, lo voglio ribadire al termine di questa mia disamina, si presenta come un ottimo lavoro, con i punti d'ombra sopra elencati ma anche zone di luce luminosissime. 

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