Un mix esplosivo di sonorità che guardano alla storia del rock e ci parlano di tutti gli effetti collaterali dell'infinito
Senza Fine è il titolo del nuovo disco di inediti di Gov, poliedrico artista italiano residente a Berlino da diversi anni. Dopo l'uscita di Atipico nel 2021, Gov torna in studio per far prendere forma a queste dieci tracce che ancora una volta puntano tutto sulla chitarra e su ambienti sonori alternative rock.
Il disco mette al centro la tematica dell'infinito, un concetto che può essere accostato a molteplici sfere della realtà, partendo dall'amore per arrivare al ciclo stesso di vita, morte, rinascita. Ne viene fuori un lavoro in grado di proporre una scrittura per niente banale, accompagnata da arrangiamenti che guardano parecchio alla psichedelia e al rock anni Novanta. Si parte con "Pelle Acida", brano che si tinge delle atmosfere più soft dei Pink Floyd di Meddle con tanto di chitarrina alla Frusciante in coda e si prosegue con "Il Mio Guru", traccia in cui si respira a pieni polmoni una miscela di grunge e brit-pop in cui manca soltanto un video con il logo di MTV a corredo. Tra gli altri episodi interessanti troviamo la schizofrenica "I Giardini del Re" e la più morbida e orecchiabile "Piccolo Joe".
Senza Fine è un disco che conferma gli ottimi spunti dei lavori precedenti ma allo stesso tempo prende una direzione ancora più spericolata, grazie ad una serie di scelte (qualche volta azzardate) che creano una miscela esplosiva di cantautorato rock, psichedelia anni '60 e omaggi al post-punk, nonché alle scene principali degli anni '90.
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La recensione Senza Fine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-21 07:47:00
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