La ruota ed il mantra inesorabile di OIDA
Fin dall’intro di La ruota, primo singolo assoluto dell’artista milanese OIDA, si viene trasportati in un ambiente mistico ed emozionante. Il filtro alla voce nell’intro che ricorda Andrea Laszlo de Simone, i synth evanescenti, i vocalizzi sospesi e tutto il tappeto sonoro che accompagna il brano sono pezzi di un immaginario ambient ben definito e coerente nello stile. La ruota è un brano complesso e denso di effetti e suoni, tuttavia riesce a suonare semplice all’orecchio e non pesare mai. Nelle stesse intenzioni dell’artista il testo e l’arrangiamento devono risultare quasi un mantra fatto di poche parole e accordi che si ripetono per testimoniare il lento ed incessante fluire della vita. La sensazione che si prova ascoltando La ruota è lo scorrere del brano nelle nostre orecchie, con un ritmo trascinato e ineluttabile, un testo ridondante ed il sound a metà strada tra l’ambient e l’R&B. La voce di OIDA è infatti profondamente R&B e Soul, con una dinamica ed un’estensione frutto di lavoro e talento. Oltre alle buone idee compositive il sound e la produzione sono di ottimo livello anche tecnicamente. Tutto è armonioso e quasi intrecciato senza brutti stacchi nelle sezioni e nei piani sonori. Oida ha una voce che per certi aspetti ricorda Venerus. Lo stile musicale ci si avvicina ma l’artista milanese conserva una sua personalità ben definita e riconoscibile. Si avverte il desiderio di Oida di produrre qualcosa di nuovo che vada oltre il “già sentito”, una tensione verso una dimensione sentimentale e profonda della musica. Oida è un artista completo che difficilmente riusciremmo a definire “emergente”. Nonostante abbia pubblicato un solo singolo il talento c’è tanto e le idee non mancano perciò, state pur certi, sentiremo ancora parlare di questo ragazzo in futuro.
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La recensione La Ruota di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-24 20:12:00
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