Dal Delta del Mississippi alle coste di Dubai: Change it di Laglobus tra partenze, ritorni e viaggi interiori
L'esperienza di vita a Dubai si fa ben sentire nel nuovo lavoro di Alessandro Terzi, in arte Laglobus. In Change it, infatti, il cantautore emiliano ha racchiuso il periodo di permanenza nell'Emirato con riferimenti più o meno espliciti. Dai più ovvi come The Great Dubai, ai versi di brani come A Better Life e Animals.
Qui il tema della lontananza e del ritorno si fa sentire forte, insieme alla contrapposizione tra povertà e possesso, uno dei paradossi che più caratterizzano Dubai. I quattro anni passati lontano da casa, però, si sono rivelati anche un'ottima occasione per entrare in contatto con diverse culture, musicali e non, che hanno costituito il background di Change it. Al blues del primo lavoro, infatti, si aggiungono forti influenze pop rock, sia nelle scelte di produzione, che nella scrittura stessa.
Esempi perfetti le prime due tracce dell'album: The First World Peace e Change it. L'opening sembra essere una citazione a Sunday Bloody Sunday degli U2: un arpeggio di chitarra iniziale su cui Laglobus canta "I can't believe the news today". Il messaggio del brano, però, per quanto auspicabile e condivisibile, non è espresso nel migliore dei modi almeno a livello di testo. D'altronde il blues, nella sua accezione più canonica, non è caratterizzato da testi particolarmente profondi, almeno come scrittura. Aspetto, questo, che si ripercuote spesso anche sui contenuti stessi.
A seguire, la title track, Change it. Qui il blues si fa sentire sia nella struttura, che nei suoni (seppur, giustamente, moderni) e nell'assolo finale, che richiama alla mente lo stile di bluesman contemporanei come Kenny Wayne Shepperd.
In generale l'album suona bene, sia dal punto di vista della scrittura, sia da quello del lavoro in studio: dal recording (curato da Alessandro stesso), al mastering, frutto del lavoro di Andrea Presciuttini. L'unica pecca, forse, è dunque quella dei testi, che, come detto sopra, risultano a volte troppo legati a un certo tipo di storytelling.
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La recensione Change it di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-11 22:38:00
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