Mino Minardi
Fai sentire la tua.voce 2022 - Cantautoriale

Fai sentire la tua.voce
26/09/2022 - 17:39 Scritto da vanninifrancesco

un disco carico di amore, una voce che sa emozionare ed emozionarsi. Vale la pena di premere play e chiudere gli occhi!

Fai sentire la tua voce è l'ultimo viaggio discografico di Mino Minardi, artista Emiliano classe '95.

Si tratta di una raccolta di otto canzoni che si muovono nel solco del cantautorato pop melodico italiano. Musicalmente l'arsenale strumentale è molto standard, con batteria, basso, pianoforti, organi, archi, chitarre elettriche e acustiche.

La sezione ritmica si compone di programmazioni di batteria acustica che fanno il proprio compito, perfettamente in griglia, con poche dinamiche, anche perché sono poche le dinamiche richieste, oltre a piccole apparizioni di drum machine e percussioni. Si poteva forse lavorare un po' di più sul trattamento dei suoni, sulle compressioni di kick e rullante che dovrebbero aiutare la pulsazione delle canzoni e invece risultano sempre un po' timidi nel mix.

Il basso è anch'esso molto schematico, senza guizzi arrangiativi, si occupa di dare prevalentemente base fondamentale alle armonie e a doppiare la grancassa. Il suono è buono, rotondo e profondo.

Pianoforti, chitarre acustiche e archi sono artefici principali degli arrangiamenti in questo disco e a loro è riservata la maggiore attenzione riguardo alle dinamiche, molto più ampie e alla costruzione armonica delle progressioni. Le chitarre sono sia strummate che arpeggiate e si trovano qua e la anche alcune frasi interlocutorie soliste.

Le chitarre elettriche hanno un ruolo di passaggio da strofe e in genere esplodono nei ritornelli più aggressivi con buona dose di overdrive, ma mai strabordando oltre il loro ruolo di accompagnamento e riempimento frequenze.

Ci sono molte piccole trovate ritmiche, accenti e obbligati che aiutano le canzoni a non perdersi in un andamento che altrimenti rischierebbe di essere troppo uguale a se stesso. Il panorama sonoro per il resto è uguale dall'inizio alla fine, senza eccezioni e questo forse è un limite. Non c'è uno sviluppo nel sound, non c'è un cambio di passo, una pennellata che spicchi per differenza cromatica dal resto delle canzoni.

La voce merita un capitolo a parte: la timbrica è molto particolare, super pulita, con una buona estensione soprattutto nei registri acuti e un'ottima capacità di veicolare emozioni. Se è vero che il missaggio standard per il pop italiano prevede che la voce resti fuori dal mix, in questo caso forse si è un po' esagerato, così la voce resta quasi staccata dalla base e spesso l'effetto è poco pro. I testi sono valanghe di sentimenti, d'amori persi, ritrovati, messi da parte. Talvolta la metrica è poco aderente alle ritmiche delle parti strumentali, in ogni caso, come detto sopra, ci si muove nel solco del cantautorato pop italiano anni 80 e 90.

In conclusione Fai sentire la tua voce è un buon disco, una tappa di crescita personale e un buon punto di partenza per continuare ad evolversi e sperimentare nuovi panorami sonori. La tracklist (purtroppo Tempo al tempo è la stessa traccia di Bucaneve che si ripete, probabilmente per un errore di compilazione che però, di fatto, spinge fuori dalla lista questa canzone che dunque non è stata presa in esame) è ben congeniata e l'ascolto risulta fluido ed emozionante grazie soprattutto al timbro vocale particolare e il suo approccio alle canzoni.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.