Abbiamo intravisto Will alle audizioni di X Factor, con un brano scritto sulla base di Someone You Loved, con una voce dritta, "da cantante", seppur filtrata attraverso l'Autotune a fare contrasto alla strumentale del solo pianoforte preso in prestito da Lewis Capaldi. Qualche mese e circa quaranta milioni di stream dopo, quella canzone, Estate, è in questo EP, Chi sono veramente.
L'EP è la prima prova del ventunenne che ha unito le metriche trap all'immediatezza della chitarra da falò, come nella title track, che stupisce per la perfetta struttura della canzone. Contemporaneo in maniera limpida, immediata, come La storia più bella di sempre che sembra uscita dritta dritta da una puntata diStranger Things, con le sue voci distorte, i suoi synth e questa arietta di anni '80. Non manca il pop punk rimodernato di Domani Che Fai e la puntuale ballata, Capolavoro che, se non altro, qui prende una trama insolita: il supporto di una persona a qualcuno che si ama e che ha subito un lutto recentemente. Un brano senz'altro semplice, e per questo efficace ed emozionante.
A prendersi la scena è una voce ricca di personalità e incerta per scelta e espressione, a cui la distorsione dà un po' di grinta in più, rendendo più incisivi i testi che, sì, hanno un'impronta molto teen – ed è anche normale per sei canzoni scritte da un ragazzo di 21 anni –, però analizza aspetti raramente toccati, come i cambiamenti dell carattere dati dal tempo che passa alla velocità della luce nella dedicata fase della post-adolescenza –Anno Luce.
Non è detto che chi raggiunge grandi numeri in breve tempo poi sappia reggere il colpo quando le prove si fanno più impegnative, come un EP o un album. Non è questo il caso: Will dimostra, con ampissimi margini di ulteriore miglioramento, di avere molto da dire e una sfacciata contemporaneità.
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