Un viaggio in musica tra est e ovest, un messaggio globale di sensibilizzazione e tanto, tanto amore dentro la valigia. Premete play e mettetevi comodi.
Il sogno di Greta e altre storie è l'ultimo viaggio musicale dei Korishanti, band torinese pluripremiata e con alle spalle un sacco di esperienza e palchi.
Si tratta di una raccolta di dieci canzoni che oscillano tra il pop, la musica d'autore e un folk che unisce il mondo occidentale e quello orientale in un caleidoscopio di suoni e colori originalissimo.
Si sente subito dalla prima nota l'amore per la musica e la cultura orientale che Cico, Michele, Fabrizio, Pier Paolo e Manuele (con tanti ospiti, tra cui Luciana Littizzetto) mettono davanti a qualunque alto ingrediente, così come si sente subito il bisogno di questa band di veicolare messaggi importanti, di respiro globale come il bisogno di salvare la terra dalla plastica che la sta sommergendo (Il sogno di Greta) oppure l'importanza dell'acqua, della sua forza generatrice di vita (L'acqua è vita). Si respira insomma a pieni polmoni un afflato di responsabilizzazione per il pianeta sul quale viviamo e che troppo spesso maltrattiamo.
Musicalmente parlando, la sezione ritmica con basso, batteria e percussioni è contemporaneamente potente e delicata, rotonda eppure affilatissima. Le armonie che partono dal basso e che vengono poi strutturate dal resto della band sono sempre di grande gusto e precisione.
Chitarre e sitar sono il trait d'union tra il mondo occidentale e quello orientale. Il loro modo di intendere il suono e l'armonia è il colore primario di questa tavolozza musicale. Il loro ruolo è sostenuto da un'esecuzione perfetta e da una costruzione arrangiativa che nasconde sotto un'apparente semplicità un grandissimo studio e una rara capacità: la capacità di comporre "a togliere" piuttosto che ad aggiungere. In questo modo ogni nota è essenziale e non ci sono sovrastrutture inutili a distogliere l'attenzione dalla via maestra.
Tastiere, flauto traverso ed effetti vari completano con maestria il panorama sonoro.
Capitolo a parte per la voce, vero e proprio strumento tra gli strumenti. Il timbro è caratteristico, potente e mediterraneo. Interpreta con intelligenza ed equilibrio le linee melodiche in bilico tra culture musicali diversissime senza scimmiottarne nessuna, veicolando con una semplicità affilatissima i messaggi dei testi che, come già anticipato, sono la marcia in più ed il motivo primario sul quale si è costruita tanta bellezza musicale.
In conclusione Il sogno di Greta e altre storie è un disco che rientra nella categoria del pop, del folk e della musica d'autore ma riscrivendone regole e standard. Bisogna ascoltarli per conoscere una declinazione nuova di queste tre etichette stilistiche. Si tratta di un vero e proprio viaggio musicale e di coscienza sociale nel quale si viene presi per mano e portati dentro un viaggio attraverso panorami scintillanti dentro i quali ci si può facilmente abbandonare ed imparare.
L'ascolto di tutta la tracklist risulta fluido, snello e contemporaneamente profondamente conturbante. Finito il disco resta un sapore che sa di assenza e porta a ricominciare immediatamente da capo il viaggio, alla ricerca di nuovi particolari, nuovo senso, nuova bellezza.
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La recensione Il sogno di Greta e altre storie... di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-06 16:40:03
COMMENTI (2)
@korishanti è stato un piacere scoprirvi. Sono un vostro nuovo fan!
Grazie per la bella recensione @vanninifrancesco