Un samba vaporoso e fin troppo sfuggente
Si è già parlato del cantautorato fortemente lieve di Max Sorgente, dei rischi che corre di dissolversi nell'aria per l'eccessiva gassosità impercettibile dei suoni di cui è composto. Il rischio è corso anche nel singolo La ragazza di Bahia, ma c'è un punto fermo che riesce a far posare il tutto a terra. La riproposizione delle sonorità del samba brasiliano, i riferimenti testuali alla musica axè, rendono il comporre di Sorgente più preciso, situato in un luogo del desiderio.
Aiutato dal testo di Daniela Buonocore e dall'arrangiamento di Angelo Carpentieri, il musicista salernitano crea atmosfere estive provandole a infarcire di un sentimento di saudade parzialmente riuscito. La ragazza di Bahia, definita in un verso "regina degli incanti", è un'immagine che vive nel passato, e che viene fatta rivivere nel presente in modo forse troppo opaco e idealizzato per incollarsi al cuore di chi ne sente parlare.
Le immagini affidate al canto leggero di Max Sorgente sono avvolte da uno strano calore, ma rimangono molto vaghe, senza un reale momento di profondità. Ma forse sta in questo elemento preciso il cuore pulsante di questa musica, rielaborazione vaporosa di qualcosa che è culturalmente lontanissimo, tentativo di accarezzare una superficie per riproporne sfumature abbozzate, la forma dei contorni, senza esagerare.
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La recensione La ragazza di Bahia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-30 15:30:23
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