“Rock grunge che incontra l’indie-pop, […] ritmi garage che nascono da melodie killer che martellano la testa, con una evidente fascinazione rock&roll”.
Tutto vero! Così si definiscono i Fresh Air of Hiroshima, una band di cui ignoro la storia e che mi recapita un demo di 5 pezzi per apprezzarne il contenuto. Sicché, una volta inserito il cd, l’iniziale “Plastic Breath” ti svela il mondo sonoro del quartetto, un improbabile riassunto degli ultimi 20 anni del rock di matrice indipendente (quantomeno nell’attitudine). Qui dentro, infatti, ci puoi sentire i Pixies piuttosto che i Pearl Jam, oppure le Lush senza dimenticare le Elastica… e Pj Harvey dove la mettiamo? Insomma, un frullatone pazzesco dove vieni trascinato dentro inesorabilmente, grazie alla voce di Barbara Masseroni (occorre subito trovarle un nome d’arte!), capricciosa e affascinante come poche, un po’ come la bambina che abbraccia la palla fosforescente della copertina.
Una band composta in maniera equivalente da donne e uomini, che non tradisce minimamente lo status da esordiente, ma confeziona 5 potentissime tracce da far invidia a colleghi italiani e stranieri ben più quotati. Ciò grazie ad una scrittura che fa della semplicità il suo punto forte, senza dimenticare la scelta di arrangiamenti ridotti al minimo e una sezione ritmica che sembra non perdere colpi.
Ascolto e acquisto, quindi, più che consigliati e, alla luce di tutto ciò, considerare i Fresh Air of Hiroshima solo una bella sorpresa faremmo loro un torto, perché quanto ci consegnano con questo demo rappresenta “qualcosa di più”, un biglietto da visita che in pochi oggi possono vantare.
Rimaniamo in attesa di vederli/goderli dal vivo e di scoprire chi sarà il più veloce ad inserirli in catalogo.
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La recensione Demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-09-11 00:00:00
COMMENTI (5)
ci abbiamo suonato insieme al flog.
bravi, simpatici e da esportazione !
cazzo che bravi
e che voce
ancora nessuno che li produca?
che fesse le etichette italiane
beh... che dire se non che riascoltando i pezzi del demo mi convinco sempre di più che questi c'hanno veramente molte carte da giocarsi!!! all'estero si intende, ovvio...
cazzarola che voce!
uno dei migliori demo dell'anno. ecco.