Un disco leggero eppure pesantissimo, un parco giochi particolare che funziona a suon di valanghe di groove e grinta. Premete play e iniziate a divertirvi, ne vale la pena!
Il parco Giochi è l'ultimo lavoro dei Pan Island, band pugliese con una storia piuttosto travagliata che ritorna alla musica proprio con questo ep.
Si tratta di una raccolta di sei canzoni che oscillano tra il rock e il punk. La chiave di lettura rimane sempre però molto giocosa, divertente, da festa insomma. Ci sono un sacco di riferimenti alla cultura pop anni 90, a partire subito dalla prima traccia Tutta colpa di Spielberg.
Al livello musicale la sezione ritmica si presenta subito nel massimo del suo splendore e riesce nella sua semplicità ad essere devastante. Batteria piantatissima sul beat e basso rotondo e aggressivo che restituiscono pulsazione e groove in quantità industriale.
Chitarre elettriche a valanga che snocciolano riff contemporaneamente aggressivi e cantabili si trovano lungo tutto l'ep e sono la marcia in più, perché riescono a tenere sempre alto il tasso adrenalinico necessario per fare funzionare canzoni dall'impronta così punk come queste.
Tastiere e organi completano con intelligenza e gusto il quadro sonoro coprendo tutte l frequenze rimaste scoperte e permettendo alle canzoni di assumere un sound compattissimo, un muro di suono invalicabile.
Capitolo a parte per la voce che si prende subito l'incarico di indirizzare tutto il disco. Voce intonata, pulita eppure a suo agio dentro arrangiamenti crudi e aggressivi. Valanghe di cori e armonizzazioni, veri e propri personaggi cantanti, testi al fulmicotone e capacità di distendersi e dilatarsi o di accelerare al massimo nel giro di un singolo verso.
Produttivamente parlando il missaggio restituisce un prodotto ben bilanciato, forse poco profondo sulle basse frequenze, ma comunque sempre ben a fuoco. Tutto suona come dovrebbe, si sente il lavoro di fino sulla scolpitura dei suoni per permettergli di non strabordare su frequenze non necessarie.
In conclusione Il Parco Giochi è un disco festoso, che molto attinge da band storiche del panorama italiano come Elio e le storie tese, ma mantenendo un carattere personale molto spiccato. L'ascolto è divertente, il sound è avvolgente e la tracklist è ben pensata per offrire all'orecchio sempre nuovi stimoli.
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La recensione Il Parco Giochi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-19 12:43:08
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