Sulla carta Senza Paura, nuovo singolo del duo Dylan x Lumiero, non avrebbe nulla di sbagliato o fastidioso. Pigramente collocato nell'attuale panorama pop italiano, il brano parte con un chitarrino alla Nuovo Range, dopodiché le voci si snodano su due ottave diverse. Peccato sia tutto già sentito, perché l'esecuzione non è niente male. Come in una media ponderata delle varie influenze, i sapori vagamente pop punk sono più timidi che in Naska, il sentimento è meno calcato di quello degli Psicologi.
Quello che però risulta inspiegabile è l'arrivo del ritornello, ossia un calco papale papale del riff di Boys Don't Cry dei Cure, che i Nostri non si limitano a riprodurre, ma decidono di cantarci sopra, creando due linee melodiche identiche. E sia chiaro, va tutto bene nel diversificare la provenienza della proprie influenze, allargare il campo degli ascolti per rendere il proprio pop poliedrico e stimolante. Il problema è il modo con cui tutto viene unito: è una questione di approccio all'esecuzione. Quello che manca in modo vistoso a Senza Paura è un giusto ammiccamento, una posizione netta nei confronti di tutti gli elementi che Dylan x Lumiero hanno pescato dal calderone. Così sembra essere tutto sullo stesso piano, ed è un peccato.
Il duo milanese dimostra di avere un bel potenziale, e questo è alla luce del sole. Ora ci vuole un colpo di reni, un solco visibile nel corso della loro musica.
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