Una batteria minimale, un basso scarno e distorto sono la base su cui La dea del velo pietoso canta la storia misteriosa di un malinconico addio.
Angelo Francesco Natale - mente dietro al progetto La dea del velo pietoso - torna a proporre la sua visione del mondo in un'ottica onirica, che, alimentandosi di fantasia e di mancanza di contatti con la realtà, dà vita al singolo Il cuore di Emi.
Tentando di incoraggiare un incontro tra diverse forme artistiche Antonio - oltre al testo e alla composizione del brano musicale - si occupa anche del videoclip, ispirato alla serie pittorica Sergio di Tania Bonannella.
La voce, prima protagonista del brano, canta rivolgendosi probabilmente a Emi, al suo cuore, lamentando l'impossibilità di superare la perdita della ragazza. Ma, tutt'altro che vicino alla canonica forma cantautoriale, La dea del velo pietoso lascia alla fine della canzone più domande che risposte. Di chi è la voce che canta? Chi è Emi? Qual'è il motivo dell'allontanamento dei due soggetti?
Lontano dall'essere presente per caso, questa serie di domande senza risposta non fa che accrescere il clima misterioso di un "sogno lasciato a metà". Riconducibile prevalentemente all'indie rock degli Afterhours e dei Tre allegri ragazzi morti, La dea del velo pietoso non abbandona gli storici canoni di questo genere costruendo una sezione ritmica scarna e monotona arricchita da una distorsione sul basso. A questa si aggiunge la parte armonica costituita quasi esclusivamente da una chitarra, che, senza lanciarsi in arditi virtuosismi, ripropone una linea allegra e nostalgica.
A dare un carattere unico al brano rimane la voce enigmatica di Angelo. Annegata in effetti ambientali rende a tratti poco distinguibili le parole del testo, regalando però un ennesimo punto a favore del mistero costruito intorno al Cuore di Emi.
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La recensione Il cuore di Emi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-08-23 16:58:15
COMMENTI (1)
Grazie per la recensione.