Sinceramente interessante, limpido e coinvolgente Cammelli, il primo singolo con cui Frè, al secolo Alessandro Freschi – i più avvezzi alle dinamiche di YouTube Italia lo riconosceranno come il Franchino di Casa Surace – si affaccia al percorso solista maturato sulla base delle precedenti esperienze in seno al collettivo Gli Ultimi Saranno – attraverso il quale ha portato un bel po' di musica anche su palcoscenici di teatri carcerari – oltre che di ulteriori pregresse e variegate diramazioni compositive.
Le modalità sonore e cognitive secondo le quali il buon Frè sceglie di avviare questa sua nuova esperienza in solitaria si servono di un gradevolissimo indie pop che non disdegna sguardi saltuari a soluzioni sonore tendenti a fascinazioni soul e, a tratti – ma solo a tratti, azzardiamo ma giusto un po' – anche lievemente rhythm and blues seppure in chiave prettamente nostrana. Il tutto, infatti, sempre con orientamento radiofonico nel proprio radar stilistico complessivo, anche se con buon gusto melodico, sostanziosa capacità di stratificazione degli arrangiamenti, interessante consapevolezza ritmica e spiccate capacità testuali.
Gradevole, al tal proposito, anche la sana e saggiamente misurata dose di ironia e leggerezza mai banale, anzi molto ben misurata in funzione di una narrazione lirica che prende spunto da ragionamenti anche alquanto difficili da tradurre in discorsi concreti, eppure qui adeguatamente trattati con semplicità metaforica ma senza tralasciare minuziose finezze solo apparentemente di contorno.
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