Un disco pop/rock che va subito al sodo, trascinando l'ascoltatore in un caleidoscopio di suoni e parole che si inseguono, si intrecciano e restituiscono messaggi importanti e profondi.
Veramadre è l'ultimo lavoro di Daniele TIMON, artista della provincia di Latina con tanta esperienza alle spalle. Veramadre rappresenta una di queste tante esperienza, forse la più significativa, attraversata con l'omonima band e fissata su nastro nel 2017, che viene ripresentata in forma rimasterizzata.
Si tratta di una raccolta di nove brani, il primo dei quali è un'intro strumentale della durata di un minuto scarso. Il genere oscilla tra la musica d'autore, il pop e il rock all'italiana. Il concept, se così si può dire è una sorta di richiesta di perdono nei confronti della natura, così dilaniata dalle attività umane.
Al livello musicale l'impianto è molto standard pop, macchiato di pennellate rock. La batteria è ben piantata sul beat, drittissima, con una cassa che è tutta punta e attacco, con poca pancia, quasi a rafforzare il tentativo di rock aggressivo che però non si traduce mai del tutto né nelle figurazioni ritmiche, né nella resa complessiva e nel missaggio. Il rullante infatti incide poco e resta indietro rispetto al kick, per quanto in fase di missaggio il risultato sia pesantemente compresso e povero di dinamica.
Il basso è ritmicamente l'ombra del kick, peccato per la poca definizione dei transienti che lo rendono gonfio e non del tutto incollato alla grancassa.
Le chitarre hanno il ruolo di svoltare i brani e se i suoni puliti e le chitarre acustiche sono molto convincenti e ben calati nell'ambient delle canzoni, grazie a chorus, reverberi lunghi e delay, le chitarre distorte suonano molto patinate, poco dinamiche e molto quadrate. Interessanti gli arrangiamenti e gli incastri ritmici nei cambi di moduli dei brani.
Pochissimi inserti di tastiere, pad e soft lied sono utilizzati per incollare gli arrangiamenti e dare diversi colori, senza eccedere, senza strabordare oltre il loro ruolo di "riempitivo" di frequenze altrimenti scoperte.
Capitolo a parte per la voce che risulta subito riconoscibile e trascina la banda con sicurezza e mestiere. Si sentono echi, talvolta un po' forzati, della timbrica di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, soprattutto nel raccordo tra voce di petto e falsetto e nel modo di affrontare le svisate e le modulazioni. L'intonazione risulta comunque perfetta e l'interpretazione e carica di pathos, grazie a dei testi ben dosati e a concetti che arrivano dritti all'obiettivo.
In conclusione Veramadre è un ottimo disco di pop d'autore, con buone vibrazioni, ottimamente confezionato grazie ad un missaggio da pop all'italiana, con la voce sempre fuori dal mix e bagnata lo stretto indispensabile da effetti di ambiente, per preservare l'intelligibilità delle parole. L'ascolto risulta fluido, tutto suona al posto giusto e la voce riesce a trasportare l'ascoltatore nella narrazione con semplicità e senza inutili fronzoli.
---
La recensione Veramadre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-08-11 17:15:31
COMMENTI