Leonardo Serasini
Nausicaa 2022 - Cantautoriale, Indie, Post-Rock

Nausicaa
15/09/2022 - 15:02 Scritto da Stefano Gallone

Nuovo tassello solitario per il cantautore bolognese tra qualche scelta lo-fi discutibile ma di importante supporto al concetto di cantautorato vero e ricco di idee contenutistiche

Dopo vari singoli interessanti, almeno un album di pregevole fattura (Splendida ricompensa del 2020) e un curriculum di tutto rispetto – sono svariate le collaborazioni e prestigiose le discendenze di apprendistato – il cantautore bolognese Leonardo Serasini torna alla ribalta con Nausicaa, nuovo brano in perfetta continuità col lavoro svolto in solitaria fino ad oggi e nuovo esempio di come si possa fare seriamente cantautorato anche senza appartenere a circoli di varia natura o filoni commerciali da pura svendita identitaria.

Dopo l'incipit di esperimento di album in divenire posto in essere dal precedente singolo Il mondo contro #1 – per il quale non è ben chiaro se questo nuovo tassello corrisponda a un'ipotesi di nuovo capitolo o intermezzo per il concetto di disco a puntate, che dovrebbe comunque procedere lungo le direttive prefissate in partenza (vedi qui) – Serasini porta avanti il suo discorso artistico con talento e sacra dedizione, pur non liberandosi di alcuni difetti esclusivamente sonori, assolutamente non riferibili ad altro se non al processo di registrazione e masterizzazione – e non potrebbe essere altrimenti, vista la sostanza artistica in questione.

Nausicaa, infatti, è un'ottima ballad folk-progressive di stampo fascinosamente mediterraneo e ispirazione omerica, ben scritta e molto ben architettata in termini di conferimento di senso e raffinatezza emozionale. Splendida soprattutto la seconda sezione, dove si fa largo l'estro strumentistico del diretto interessato ma, al contempo, anziché focalizzare l'attenzione sulle capacità tecniche individuali, viene saggiamente alimentato il trasporto emotivo viscerale che la composizione, di per sé, vuole tramandare – inserti e citazioni incluse.

Peccato, appunto, solo per certe sonorità – principalmente elettriche – non gestite al meglio ma, d'altro canto, ascrivibili a una dimensione produttiva veramente indipendente che, ad ogni modo, rischia di lasciare forse un po' troppo a sé la scelta delle dinamiche e la gestione delle frequenze. In una situazione produttiva da studio meglio attrezzato, le notevoli capacità di scrittura di Serasini – che ci sono e appaiono decisamente evidenti, anche nella coscienziosa pazienza esecutiva di costruire gradualmente il climax della circostanza narrativa (quindi niente durate imposte da chissà quale mercato dello streaming e ampio spazio alle libertà concettuali) – potrebbero ricevere il giusto supporto per la produzione di un cantautorato di qualità superiore che non sia solo sfoggio di sentimenti edulcorati e dichiarazioni da baraccone. Anzi.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.