Non si può parlare di questo progetto di Morning Haze, aka Raffaele Monego, senza menzionare quanto scrive lo stesso artista a tal proposito: "Nature Prevails è un progetto nato per coniugare insieme fotografia e musica. Un esplorazione sperimentale di come un concept, in questo caso la natura che si riprende i propri spazi in seguito all'abbandono della civiltà umana, possa prendere forma attraverso due fonti artistiche di ispirazione differenti che si intersecano tra loro". Quindi, fatti i dovuti distinguo, posso dire che tale lavoro è, a conti fatti, un ottimo esempio di come la musica elettronica, soprattutto quella più glaciale, aliena e "antiumana" come è quella di Morning Haze si sposi bene con, praticamente, ogni altra forma d'arte altra.
Per farvi capire meglio quanto scritto vi invito ad ascoltare, anzi meglio ad attraversare, una traccia come Barren, che è anche la mia preferita dell'intero disco. Questo pezzo è una vera e propria cartina di tornasole del "Morning Haze pensiero" in fatto d'arte in senso generale. Come detto prima ci suono suoni digitali e eterei, conditi da un'atmosfera sospesa tra l'umano e, soprattutto, il non-umano. A più riprese, durante l'ascolto di questo album, ho pensato a certe scene di Alien o di weird-fiction in generale perché, almeno per mio gusto e parere, si sposerebbero benissimo. Anzi, ancora meglio: se dovessi indicare un solo e un solo titolo che mi ricorda, in modo adorabile, questo disco sarebbe Citizen Sleepers. E sì, è un videogioco.
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