acate + è l'ultimo lavoro discografico di acate (Francesco Aiello), artista milanese della classe '98 con tanta gavetta alle spalle, soprattutto nell'ambito rap della piazza di Varese.
Si tratta di una raccolta di sette canzoni che spaziano tra il pop elettronico e qualche sonorità new R'n B. Ironia ed elettronica sono le parole chiave di questo disco che racconta di piccole storie personali che diventano universali in quanto ben raccontate e ottimamente rappresentate.
Drum machine ricca di figurazioni ritmiche e incastri tipici di questo che è un vero e proprio strumento musicale contemporaneo. Ottimo lavoro sui charlie, sfavillanti e frizzanti. Una patina demodé pervade tutte le canzoni e l'originalità di questo lavoro sta tutta nella mancanza di tutti i cliché legati al rap, come aggressività, troncatura forzata delle parole, testi che in generale si prendono un po' troppo sul serio, soprattutto quando in bocca a ragazzini che scrivono per sentito dire. Le vibrazioni qui invece sono subito positive, si respira leggerezza, voglia di prendersi in giro, sorriso alla vita piuttosto che muso duro. Un modo di interpretare le rime e le barre che oggi difficilmente capita di sentire, soprattutto nel sottobosco totalmente fuori dal poco che conosciamo quando ci riferiamo al main stream.
Musicalmente la produzione è semplice ed efficace, il "fedele compagno di ricerca", un campionatore Roland fa egregiamente il suo lavoro.
Tutti i suoni che sentiamo sono perfettamente a fuoco, dalle keys pluck fino ai pianoforti elettrici, passando dai bassi sintetici, tutto ha il suo spazio perfetto e non va mai a strabordare sulle frequenze degli altri. Forse suona poco aggressivo sul versante della ritmica, che non pompa tantissimo su cassa e rullante e però sembra anche la scelta stilistica migliore, perché c'è così tanto da ascoltare che forse si può anche non muovere il piedino in cambio di un ascolto più attento.
La voce è chiaramente la protagonista, anche nel balance generale, dove suona come una voce pop o addirittura trap, molto in faccia e intelligibile. Begli effetti di saturazione, timbrica molto personale e particolare, ricorda certe svisate di Davide Shorty, che conosco da quando, prima del successo, era molto più proiettato sul rap e riusciva a far valere il suo timbro caldo anche su barre molto fitte e tirate.
In conclusione acate + è un piccolo gioiello, con carattere da vendere e molto diverso dall'etichetta che si dovrebbe dargli. Ci sono dentro un sacco di elementi che fanno colpo e centrano il bersaglio dell'ascoltatore, a partire da una sottile ironia e una predisposizione al cazzeggio da "presa bene" che non si trovano facilmente tra i solchi della musica di oggi e sono godibilissime all'ascolto, perché trasmettono anche un po' di quella serenità che manca sempre più spesso nelle nostre vite. Un solo neo: dura troppo poco!
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