Riccardo Volpe - in arte Floral Grin - dopo due anni in cui si è concentrato principalmente sulla pubblicazione di singoli, chiama a raccolta tutto il background che le esperienze accumulate nel panorama emo dei dintorni della sua città natale - Venezia - gli ha fornito per autoprodurre il suo primo ep. La sintesi di differenti formazioni risulta convincente, facendo di Vivere felici non ci riesce :) un lavoro ben assemblato, anche grazie all'aiuto che J Milli ha prestato nella composizione delle basi.
A partire dal titolo, passando per la copertina del disco fino ad ogni sillaba dei 5 testi, l'argomento centrale del lavoro di Floral Grin è ben esplicitato. Tutt'altro che una pesante lamentela, quello che ha da offrire Riccardo è una grande riflessione su quello stato d'animo complesso e costante che si potrebbe associare alla malinconia. Un disco può essere triste e basta, non è il caso di Vivere felici non ci riesce :) che reagisce grazie al ricco vocabolario musicale utilizzato come un'arma con la quale rispondere al pessimismo che si può leggere tra le righe dei testi. Così Riccardo si racconta facendo incontrare il linguaggio dell'emo e del pop-punk con l'autotune e con una leggera tendenza all'urban, collocandosi in un sottile spiraglio che si insinua tra Massimo pericolo e Machine Gun Kelly.
Un esempio della capacità di presentare la malinconia per poi schiacciarla con la musica si trova in Aureola - già primo singolo che ha anticipato l'usicta dell'ep. Un brano in cui disperazione e accettazione si mescolano portando a una reazione d'impatto, simboleggiata dagli scream che fanno parte della base musicale. Gli stessi tornano anche in Pugni sott'acqua, che lascia trapelare lo stesso clima, intessendo lo stesso ricamo nostalgico e cupo senza scadere nel ripetitivo.
Tutt'altro che esaurita è la ricchezza dell'ep, in grado di riflettere un altrettanto florido tesoro di immagini tutte con la stessa finalità: raccontare Riccardo e la sua esperienza. L'altra faccia della medaglia si può trovare in Cemento blu. Già dall'intro ricca di chitarre elettriche e acustiche che si adagiano sulla base melodica di un'inaspettata fisarmonica portano fino all'esplosione del ritornello in pieno stile Sum 41 e Blink 182.
Con il suo disincanto e la sua schiettezza, Floral Grin giunge infine a cantare che "questi anni di merda li benediremo / anche se non ameremo più nessuno / anche se non saremo mai nessuno / per gli altri", facendo calare il sipario sulle speranze che potrebbero nutrire i sogni di chi ascolta Vivere felici non ci riesce :), se non fosse per l'ennesimo rovescio che viene sferrato alla sua parte malinconica: "Ma per noi si".
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