Emanuele D'Alfonso, come i Beatles e gli Stones, esordisce con un disco di cover e due inediti
Attivo come musicista dal 1994, sia come solista, sia come frontman dei Ruvidi, Emanuele D'Alfonso compie l'esordio discografico con Musica Sei per Music Force. L'album contiene tutta l'identità dell'artista, dai suoni all'approccio.
Di Musica Sei salta subito all'occhio la tracklist, composta da 12 brani, di cui solo due inediti. Una scelta, quella di registrare un album di cover, quantomeno originale quando si parla di un lavoro d'esordio. Le canzoni rivisitate da Emanuele sono tutti classici della musica leggera italiana e anche del repertorio live degli artisti che, chitarra e voce, si esibiscono per strada o nei pub.
Chitarra e voce, infatti, sono gli strumenti che caratterizzano maggiormente l'album. Fatto salvo per i due inediti e per alcune cover, metà disco è registrato solo con la sei corde (rigorosamente acustica) e il cantato di Emanuele. Una scelta che, però, rende Musica Sei poco brillante, quantomeno nella seconda parte.
Spicca, però, qui la cover di Caruso la cui interpretazione acustica dona al pezzo un tocco nuovo e non banale. Al contrario, i due brani originali, Musica Sei e Bambina Mia, sono registrati in full band, ma mantenendo quello stile generale del disco e, soprattutto, la chitarra acustica ben in primo piano.
Individuare le ispirazioni dietro il lavoro e lo stile di Emanuele è abbastanza semplice vista la natura dell'opera. In generale, nonostante una tracklist abbastanza composita, i generi di riferimento a cui si può ricondurre tutto sono il pop rock italiano e in generale la musica leggera del Bel Paese. In ogni traccia di Musica Sei, inediti compresi, c'è infatti qualcosa degli artisti di tutte le altre.
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La recensione Musica sei di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-16 00:00:00
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