La canzone d'autore per eccellenza, genere intramontabile della nostra cultura pop, fa da contorno a cinque brani che provano a raccontare la vita attraverso un sapiente utilizzo della cara e vecchia metafora.
Un racconto in cinque brani, venti minuti di musica che si avventurano in territori decisamente rivoluzionari rispetto al passato. Questa è l'impressione immediata che deriva dall'ascolto di Acrobazie, nuovo lavoro in studio di Roncea.
L'acrobazia come metafora esistenzialista si inserisce a capofitto all'interno di testi ispirati da fatti reali, quelli che riguardano la vita del padre del cantautore, Constantin Roncea, acrobata rumeno che ha fatto parte del celebre Circo delle Mille e una Notte. Ne viene fuori un concept album in cinque parti che vuole fare pace con il passato, dare tregua alle frustrazioni, sconfiggere la paura dei sentimenti e lasciare spazio all'amore incondizionato. L' impianto della forma canzone guarda certamente alla tradizione nostrana, ma dentro ci sono degli spunti di modernità da tenere assolutamente in considerazione. Roncea si abbandona a riflessioni quasi oniriche in "Le opportunità" e scioglie le parole con grande abilità anche attraverso gli arrangiamenti più minimalisti, come ne "La ragione delle cose". Inconfondibili le influenze, tra le più moderne impossibile non pensare ad Andrea Laszlo De Simone e Giorgio Poi ("Ritorno Domani"), con echi di Battisti costantemente presenti e saggiamente rielaborati.
Quelle di Roncea sono pillole amare, intrise di malinconia e di atmosfere quasi claustrofobiche, che ad un certo punto si aprono facendo entrare aria pulita, fresca, nuova. La chiusura affidata alla title track ne è un esempio limpido, a suggellare un disco che sorprende per intensità e lucidità.
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La recensione Acrobazie di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-30 00:00:00
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