Il cambiamento è possibile.
Ouroboros Healer è il titolo del primo disco di inediti di Enrique Spacca, cantautore e pianista Italo colombiano dalle prospettive artistiche molto interessanti.
La sua è una canzone d'autore che viene da una continua ricerca artistica e dalla volontà di includere arti visive e letteratura. Spacca ci trasporta in un mondo fatto di melodie vocali e atmosfere suggestive, che pescano da un passato pop sofisticato e introspettivo. Le frequenti incursioni jazz non alterano la struttura di una canzone che resta fortemente ancorata ad un cantautorato eclettico sì, ma alla portata di tutti. L'album si compone di dieci brani che ci parlano di speranze e sogni, di percezione, di coscienza, di rivelazioni, di nuovi paradigmi, della necessità di sviluppare una propria visione del futuro anziché aspettare che succeda. Tutto è una scelta.
Le canzoni si alternano a costituire una perfetta danza, in equilibrio fra tensione e quiete: si parte dall'emblematica "Il Labirinto" e si prosegue con una title track che richiama gli anni Settanta, una "Ieri" che ci trasporta in universi jazz e una "Orbetello" che suona talmente intima che sembra essere stata scritta con l'anima. Tra le influenze palesi non possiamo non citare un Battiato rintracciabile sia nelle melodie che nei concetti. Ma tra gli altri ci sono Philip Glass, i Beatles, un certo folk americano e la poesia vintage di Andrea Laszlo De Simone.
L'esordio di Enrique Spacca è un sorprendente equilibrio fra composizione e canzone pop, un viaggio di melodie e atmosfere che ci proietta in un universo di sensazioni avvolgenti e personali, cosmiche e individuali. Un disco che vuole insegnarci a cambiare attraverso la guarigione dell’universale attraverso l’individuale e viceversa.
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La recensione Ouroboros Healer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-22 00:00:00
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