Per questo album intitolato Contemporaneità parlerà, per la maggior parte del tempo, di passato. Questo corto-circuito mi pare il modo migliore per analizzare l'esordio dei Morgana da Firenze, un esordio, va asserito subito all'inizio, che non solo mi ha convinto ma anche molto divertito, forse per i motivi sbagliati. Già perché in pezzi come "Arianna" si respirano atmosfere e stili che paiono, quasi come per magia, arrivare da una sorta di varco spazio-temporale situato in un mese indistinto del 1984. Infatti questa new-wave arrabbiata e graffiante trae proprio sua origine da quel periodo storico lì. E allora che ci stanno a fare i Morgana direte voi se, in qualche misura, riprendono qualcosa di già fatto in precedenza? Beh, la risposta è semplice: la musica non è una gara di Formula 1, fortunatamente, non vince chi arriva prima ma gode chi lo fa bene.
E i Morgana, come si può ascoltare in "Realtà", non solo suonano bene ma mettono in piedi un ottimo lavoro, con qualche, minima, sbavatura verso il finale ma con una ricetta che, sulla lunga distanza, non può che soddisfare anche i palati più fini. Adesso li attendo al secondo disco: fatto il dovuto omaggio alla storia passata s'aspetta uno scarto verso il futuro. Sempre new-wave, sempre arrabbiati ma con lo sguardo volto in avanti e non solo, splendidamente, all'indietro.
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