Lucio Leonardi prima cade, poi risale. Ma sempre stupisce
Per chi, come me, è amante della serie di Dark Souls questo disco di Lucio Leonardi aka Cattedrale risuona in modo molto familiare. Già perché il suo Il fallimento dell'uomo è, a conti fatti, una specie di rivisitazione, senza cori gregoriani ma con una maggiore presenza di intarsi di musica ambient e dark, delle ost che si possono ascoltare, tanto per fare un esempio, in certi anfratti del castello di Lothric oppure nella stessa Anor Londo. Al di là, comunque, di queste, per così dire, derive videoludiche, il lavoro che abbiamo qui davanti è di prima fattura. Leonardi, infatti, riesce a donarci un'esperienza al limite della catarsi costruita su due "movimenti" principali: la caduta prima, la risalita poi. Mi piace aggiungere subito che entrambi questi movimenti sono di pari livello dal punto di vista espressivo. Se, personalmente parlando, ho più apprezzato la parte dedicata alla caduta, in particolar modo la terza traccia, "Fumo e polvere", tutto il disco è un ottimo lavoro, soprattutto dal punto di vista tecnico e di arrangiamenti.
Rimane, ovviamente, un grande non detto che però va posto all'attenzione di tutti. Come, forse, avrete capito la musica di Cattedrale non è per tutti. Si tratta di componimenti molto concettosi, al limite, se non oltre dello sperimentale che però, almeno secondo me, vanno colti non tanto arrovellandosi su di essi, quanto lasciandosi trascinare. Al contrario dei souls, qui non serve pensare prima di attaccare, basta lasciarsi catturare dalle spire della musica.
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La recensione LP I: il fallimento dell'uomo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-30 00:00:00
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