PHA Capolago 2022 - Cantautoriale, Lo-Fi, Indie

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Il pop, il cantautorato e il lo-fi, realizzati così bene, insieme possono fare grandi cose

"Vorrei urlare ma qua non si può, vorrei parlare ma qua non si può". Il ritornello del brano che dà il titolo all'album potrebbe essere la fotografia di una generazione senza voce. Capolago è il primo lavoro di PHA, progetto solista del bresciano Fabio Pellegrini. Con i versi delle piccole cose, dal termosifone di casa alla goccia nel lavandino, si canta tanto l'amore in questo disco, l'amore che è un'oasi, l'amore che vive una crisi in gran parte strumentale, l'amore che ha "occhi bendati per non guardare", l'amore che ha un nome e "un profumo che sfugge lontano", l'amore che non c'è più, l'amore che ha un tempo e un luogo per la rinascita: un anno vissuto in un appartamento in via privata Capolago a Milano dopo la fine di una storia importante.

Gli otto brani, con tanta chitarra ed elettronica, sono composti, registrati, mixati e masterizzati da PHA: sono tutti ben scritti e orecchiabili, con testi mai scontati, espressione di un cantautorato indie ispirato alla tradizione e contemporaneo allo stesso tempo, contaminato al meglio con il pop e il Lo-Fi. "Cercavo una foto per Tinder, ma trovo soltanto ricordi", recita La voce a te dovuta, che cita la celebre raccolta del poeta Pedro Salinas. Il pop, il cantautorato e il lo-fi, realizzati così bene, insieme possono fare grandi cose.

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La recensione Capolago di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-24 07:56:07

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