Dalle collaborazioni con En?gma a una ballata commovente e toccante. Il percorso musicale di Zeep prende definitivamente una piega bella e inaspettata.
Marco Cannas - in arte Zeep - è un cantautore sardo che, dopo una formazione prevalentemente hip-hop, passa a esplorare il linguaggio dell'indie-pop. Solidificando la sua posizione all'interno della scena di questo genere, rilascia una serie di singoli che lo vedono impegnato anche in una collaborazione con En?gma, riscoprendo le sue radici rap. A stupire è però Strade, ultimo singolo di Zeep.
Con questo brano il cantante sardo si spinge al limite della sua creazione pop, rilasciando una ballata romantica e dolce. Il testo della canzone d'amore si trova però ad appoggiarsi su una base musicale ricca di influenze dall'elettronica, delineandosi così come l'incontro perfetto tra uno degli argomenti preferiti della musica e una produzione - ad opera di Kaizén - che non si accontenta di risultati immediati e banali.
Da un pianoforte elettrico in stile rhode, ai sintetizzatori che simulano gli archi alcuni elementi vedono come cavallo di battaglia l'emozione che sono in grado di suscitare in chi ascolta, mentre con la sezione ritmica si apre una parentesi più interessante. Dalla composizione semplice - che conta infatti solo una drum machine e un bass synth - questa parte del brano si profila comunque come una delle più riuscite del brano. Riprendendo le ritmiche di un pop nello stile dei primi lavori di Tiziano Ferro, l'aggiunta del delay sul bass synth arricchisce l'ambiente con un elemento che scandisce il ritmo in maniera cadenzata, facendo breccia in chi ascolta.
Su questa produzione la voce di Zeep si erge commovente e intima, raccontandosi e mettendosi a nudo. Questo atteggiamento vale il coinvolgimento che il brano riesce a suscitare, aggiudicandosi uno dei risultati più importanti che una canzone può vantare.
---
La recensione Strade di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-25 12:17:46
COMMENTI