Cantautorato dalle atmosfere lattiginose, timido e potente, emancipato momentaneamente dalle vecchie influenze indie folk
Abbiamo iniziato a notare il progettoL'ora di ginnasticada qualche mese, colpiti dell'approccio puramente indie folk, ma cantato in lingua italiana. Canzoni della bassa veneta, canzoni con appartenenza geografica a luoghi che sprizzano malinconia e umidità. Ma è possibile mantenere un ventaglio di atmosfere abbandonando gli strumenti di riferimento? In questo caso la risposta sembrerebbe essere "in parte".
L'immagine non è una semplice ballata intima per chitarra e voce, perchè il piano elettrico ne è strumento quasi egemone. I toni lattiginosi della voce fanno subito pensare al modo di cantare di Niccolò Contessa, come se avessimo ritrovato una vecchia demo nell'archivio segreto de I Cani. Si parla di cammino e di parole, come elementi che rigenerano la nostra immagine.
I concetti fumosi e quasi osticamente filosofici accompagnano verso un ritornello scritto con grazia insolita, che si sgancia dall'influenza così ingombrante che attanaglia le strofe. L'ora di ginnastica è un progetto coraggioso, e L'immagine ne è la prova, perchè allontanandosi dalla sicurezza delle tinte folk si getta in atmosfere ibride, quasi non etichettabili, rischiando di perdersi in un calderone indefinito. Ma correre questi rischi avendo una bussola forse, ossia la composizione, porta a risultati del genere, potenti nella loro timidezza, e che fanno ben sperare per la venuta di un disco.
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La recensione L'immagine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-26 13:58:51
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