Formato nel 2021 in seguito al sodalizio umano e artistico fra i tarantini Giovanni Palmer e Fabrizio Facø Convertini, il progetto sonoro Bouvier fissa come obiettivo primario quello di utilizzare la composizione musicale come un fondamentale veicolo comunicativo affinché chiunque ascolti possa riconoscersi in vicende e sensazioni descritte. Una condizione basilare, questa, attraverso la quale trascendere il dato materiale e arrivare a cogliere l'essenza e lo scopo di una buona fetta di esistenza al fine di affrontare la quotidianità con una differente e più concreta visione di ciò che conta realmente.
Persegue benissimo proprio questo scopo il primo singolo Un blu più profondo, brano di struttura cantautorale molto raffinata e ben cucita su una – chiamiamola pure – tradizione nostrana attuale che vede i probabili riferimenti in possibili padri ispiratori soft-alternative-pop come Baustelle, Brunori o Colapesce Dimartino ma che, tra i confini del proprio mondo, sprigiona estro e poesia per tramite di un approccio al reale – sia sonoro che lirico – di impatto emozionale non secondo anche a certe carature internazionali.
Desta forse un po' di distacco, in alcuni frangenti, una leggera sovraesposizione vocale rispetto al corpo sonoro complessivo, ma poco importa perché il valore artistico del brano – e potenzialmente quello del duo in sé – esprime tutto il suo potenziale attraverso arrangiamenti certosini, saggio uso di strumentazioni sia semiacustiche che classicheggianti e diramazioni liriche delicatissime nel loro esplicare argomentazioni spesso complesse e sicuramente non facili da tramandare senza complicazioni discorsive in termini di identità, autodeterminazione e specificità emotiva.
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