Basiliscus P
Spuma 2022 - Strumentale, Psichedelia, Progressive

Spuma

Un disco vorace da consumare voracemente

Dopo l’esordio nel 2017 con l'album Placenta il trio messinese torna con un nuovo disco che ripaga velocemente questi cinque anni di attesa. Non è facile spiegare a parole quello che i Basiliscus P rappresentano e sono riusciti a condensare in questo secondo lavoro ma su una cosa ci sono pochi dubbi: alla base c’è grande conoscenza musicale, influenze diversissime, tanta consapevolezza e competenza strumentale.

Spuma non è esattamente un album adatto alle orecchie di tutti, potrebbe addirittura essere una di quelle cose che o ti conquista immediatamente e completamente, oppure proprio non fa per te. La voce fa la sua entrata solamente alla quarta traccia dell’album, e questo basta a far capire l’ampio spazio che il disco riserva agli strumenti. In modo fluido e senza quasi accorgersene si passa da trip psichedelici al funk, da groove allo stato puro al progressive, da atmosfere che ricordano certe pellicole poliziottesche anni settanta a molto, molto altro.

Chitarre ruvide, bassi corpulenti, percussioni croccantissime, sax fuori controllo, voci eteree e così via per dei brani, che andando a stuzzicare anche terreni musicali colti, non cadono quasi mai nel manierismo fine a se stesso ma si muovono con equilibrio mettendo le capacità dei tre musicisti al servizio di un gustoso intrattenimento musicale.

Spuma è un disco vorace di generi, stili, citazioni, atmosfere, che altrettanto voracemente viene voglia di consumare. Un ascolto ricco e complesso negli arrangiamenti ma allo stesso tempo fruibile, che si fa apprezzare per la curatissima produzione dal sapore analogico, caldo, vero e che può regalare un piacere quasi viscerale per la qualità dei suoni e del risultato finale.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.