Fisiopé
Soldi che mancano alla tasca 2022 - Cantautoriale, Rock, Alternativo

Soldi che mancano alla tasca
25/11/2022 - 20:35 Scritto da Davide Bonfanti

Pop cantautoriale inframmezzato da sbandate progressive, talvolta vittima del suo provarci troppo duramente.

“Less is more”, si suole dire: meno è di più. Un monito costante a non cercare di strafare, a non volere a tutti i costi esagerare, ma piuttosto imparare ad apprezzare la semplicità e l’essenziale. Un suggerimento di cui avrebbero dovuto tenere conto anche i Fisiopè mentre si dedicavano alla scrittura del loro disco d’esordio, Soldi che mancano alla tasca. L’impressione che si ha durante l’ascolto è infatti che il duo genovese si sia imbarcato con sacro furore e dedizione nella missione di dimostrare artisticamente e intellettualmente qualcosa, non si capisce se a sé stessi o a noi ascoltatori. Questo è tanto più vero per l’aspetto lirico del disco: spesso ci si imbatte in versi che vorrebbero essere pregnanti e profondi, ma che troppo spesso finiscono per suonare criptici e confusi, se non addirittura un poco pretenziosi.

Le cose vanno sicuramente meglio dal lato strumentale. Ci troviamo davanti a un pop-rock abbastanza solido che risulta gradevole e variegato, incorporando anche elementi presi da altri generi piuttosto distanti (il pop-prog di Orche!, la chitarra pinkfloydiana di Chi possiede la Via non se ne occupa), e che rivela la versatilità compositiva del duo genovese, capace di mantenere un taglio pop pur condendolo con piccoli stuzzichini che solleticano l’orecchio degli ascoltatori più ricercati. È un po’ un peccato, quindi che questa capacità di unire sacro e profano, alto e basso non sia emersa anche nel lato testuale dell’album, troppo concentrato nel voler dire qualcosa di importante, ma scordando che a volte il modo migliore per farlo è con la semplicità. Un’occasione sprecata a metà.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.