Una palla di vetro con dentro un microcosmo in movimento. Il mondo visto dall'alto in maniera distaccata, finché non si agita la sfera e la neve inizia a cadere e ad emozionarci, avvicinandoci a quel piccolo mondo, fino quasi a diventarne parte.
Piano Piano è l'ultimo lavoro discografico di Jack Anselmi, cantautore lombardo con all'attivo diversi lavori in band e da solista.
Si tratta di una raccolta di cinque canzoni in stile pop cantautoriale in cui si affrontano temi d'attualità, di costume senza tralasciare momenti più introspettivi e intimi.
Musicalmente parlando, la batteria si presenta ben a fuoco, forse con poca dinamica, ma perfettamente in griglia, come richiesto dal pop contemporaneo. Non ci sono grandi trovate o particolare gusto, è una batteria al servizio delle canzoni, molto semplice. Stessa strada viene percorsa dal basso, che offre poco allo spettacolo, ma doppia alla perfezione il kick e dunque svolge il suo compito senza guizzi, ma mantenendosi sulla semplicità o poco più. Il suono è comunque caldo e ben rotondo.
Pianoforte, tastiere e chitarre sono chiamati a costruire l'arrangiamento sulle fondamenta della sezione ritmica e se per pianoforte e chitarre sono apprezzabili il suono caldo, lo strumming pulito e ben sgranato delle sei corde, i suoni clean delle elettriche, i suoni degli archi e la loro struttura risulta un po' sterile, con poco pathos per degli strumenti che invece dovrebbero, nell'immaginario musicale, donare calore ed emozione. In ogni caso il loro ruolo è ben definito e forse con una scelta di suoni più convincente, i conti tornerebbero del tutto.
La voce come sempre è un capitolo a parte: il timbro è ultra pulito, l'intonazione ottima e l'interpretazione ispirata. Il trattamento che le viene riservato è tipico del pop e cioè abbastanza fuori dal mix e con pochi effetti d'ambiente e modulazioni, per non rischiare di intaccare l'intelligibilità delle parole. I testi sono spesso metricamente straripanti e denotano il bisogno di mettere dentro tutta l'anima, sacrificando a volte la stabilità della ritmica e l'equilibrio della struttura musicale. C'è dentro un po' di Fossati in questo modo di scrivere, soprattutto in C'è tempo, dove si palesano anche le tipiche cadenze del cantautore genovese.
In conclusione, Piano Piano è un piccolo scrigno con dentro 5 canzoni cesellate con l'attenzione e l'unicità dell'artigiano, cinque canzoni sincere e senza retorica (a parte Milano Milano, dove la bulimia di immagini, monumenti e clichè, rende la canzone più un messaggio pubblicitario che una canzone d'amore nei confronti di una città e di un modo di vivere). L'ascolto risulta fluido e molto piacevole, le canzoni sono tutte ben bilanciate e lasciano sulla pelle delle vibrazioni positive.
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La recensione Piano Piano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-28 18:33:40
COMMENTI (1)
Jack...... sei sempre una garanzia!!!!!!!!!!!