L'ultimo album di Perry Frank è malinconia pura, una nebbia avvolgente di droni ed effetti su cui poggia una chitarra ipnotica e fumosa.
Perry Frank è il nome d'arte del musicista sardo Francesco Perra, che nel corso degli anni ha sviluppato il suo progetto ambient raggiungendo traguardi di livello come la collaborazione con il produttore Matteo Cantaluppi. Negli ultimi anni la produzione artistica di Perry Frank lo ha visto impegnato nella creazione di una vera e propria rete in grado di legare diversi artisti uniti dal comune genere di riferimento, arrivando a pubblicare una grande quantità di lavori nati dalla collaborazione di diversi progetti. D'altra parte è con la costanza dedicata al proprio progetto personale che esce Nuit Ensemble, ultimo album del musicista sardo.
Più che puntuale è il titolo dell'intero lavoro, che riesce a offrire un'immagine fedele del percorso che attende chiunque si appresti ad ascoltare il disco. Orchestrale e oscuro è infatti l'ambiente che viene profilato nella durata complessiva di 43 minuti dell'album. Costruito a partire da suoni semplici, il lavoro riprende lo stile caratteristico di Brian Eno e quel tipo approccio diretto e personale con la strumentazione, che, pur rimanendo semplice e mai eccessivamente ricca di elementi, riesce a creare un paesaggio sonoro ricco grazie all'uso di un'importante sezione di effetti.
Riverberi, delay e modulatori sono i protagonisti del retroscena, dell'orizzonte musicale che si erge a partire da droni e singole note prolungate che subiscono lentamente le variazioni che Perry Frank decide di applicare attraverso l'uso degli effetti ambientali. Ciò che ne scaturisce è l'immagine fumosa e opaca di un panorama malinconico, avvolgente e dalle tinte scure, di cui un'anteprima viene offerta già nella copertina del disco. Tolti pochi casi, come Nuit - la traccia di chiusura -, in cui già la base va ad articolarsi in una melodia, questa si costruisce attraverso gli elementi che lentamente vengono aggiunti alla composizione.
A spiccare tra questa strumentazione, che ricopre un ruolo più associabile alle parti soliste, è la chitarra. Questa viene direttamente trattata da Perry Frank, che dimostra più volte di essere attaccato all'analogico, giocando in primo luogo con lo strumento e con gli effetti applicati a questo già in fase di registrazione. Così l'attacco delle note è sempre lento, dolce, quasi a simulare degli archi che cullano e trascinano chi ascolta nel mare calmo a cui Perry Frank ha dato vita con una capacità tecnica che spicca per esperienza e competenza.
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La recensione Nuit Ensemble di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-07 17:10:31
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