Un disco dalla messa a fuoco efficace, scevro di incertezze e capace di restituire pienamente le idee che animano sonogiove: "Arpeggi" merita ben più di un ascolto.
Arpeggi come emblema del proprio registro stilistico, ma anche come titolo del disco d'esordio firmato da sonogiove, al secolo Giovanni Casadei: l'autore classe '95 unisce le forze con Formica Dischi e Costello’s Agency per amplificare la cassa di risonanza delle proprie canzoni, ed ecco che un periodo di fervido lavoro creativo viene cristallizzato nell'incisione dell'extended play “Arpeggi”.
Cinque brani, altrettante sfaccettature di un progetto che non intende fare acrobazie, ma evadere la propria urgenza di comunicare attraverso momenti ponderati, e un maturo flusso di parole e suoni che si distanzia molto dalle tendenze del momento, fatte di clamore e drammi: le composizioni dell'artista riminese brillano di eleganza, e sono create da un ragazzo che nonostante la giovane età ha già alle spalle un bagaglio di tutto rispetto frutto di molteplici collaborazioni.
Ci sarà tempo (e modo) per ampliare i propri orizzonti, abbattere il perimetro dello spazio d'azione coltivato con così tanta cura in questa fase del progetto discografico: per ora va bene così, con una chitarra e pochi altri elementi a far da filo conduttore; sonogiove evade la prova d'esordio con un buon disco, convincente e che si presenta scevro da incertezze. Con questa visione si può andare avanti e siamo sicuri ci sarà altro di interessante da ascoltare.
Noi ci armiamo di pazienza e con i timpani pronti per quanto i tempi saranno nuovamente maturi.
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La recensione Arpeggi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-14 21:00:24
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