Splendida la cover del cd dei Cupido Motel, corredata com’è da istruzioni per la manutenzione di elettrodomestici (macchine per scrivere, radio a transistor, televisori in bianco e nero, registratori a nastro): una proposta davvero originale che, rimandando al titolo del disco, “Come Fare Da Sé”, palesa intrigante verve creativa.
Verve che, invece, nelle canzoni è presente solo parzialmente, frustrata da qualche ingenuità di troppo. Mi riferisco, in particolare, a sonorità troppo “cariche” e, che in alcuni casi suonano come già sentite (l’echeggiare di piatti de “Il Trono” e l’inizio di “Sottrazione”), a parti di testo talmente articolate da castrarne l’impatto interpretativo (esempio emblematico sono le strofe iniziali di “Fammi Sognare”: “Se piangere servisse a ripulire il viso dalle smorfie della tristezza / ti giuro proverei, ti giuro lo farei” che si dimostrano davvero difficili da cantare) e ad alcuni passaggi un po’ banali (“Come dopo una tempesta. T’eri illuso fosse facile non perdere la testa”).
In generale direi, quindi, un approccio troppo barocco che necessiterebbe un deciso lavoro di sottrazione per evidenziare doti come talento, originalità (intrigante il brano “Vision” posto in chiusura) ed impeto che ora sono coperte da una coltre fumosa e fuorviante. Avranno tempo per migliorarsi e per dimostrare in maniera più diretta qualità che già ora dimostrano, comunque, di avere.
---
La recensione Come Fare Da Sè di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-08-22 00:00:00
COMMENTI