432Hz: è questa la frequenza sonora considerata “perfetta”, dalle proprietà mistiche e spirituali capaci di collegare l’uomo all’universo. È una frequenza più bassa rispetto a quella di 440 Hz, impiegata comunemente oggi in gran parte della musica prodotta. Esisterebbe quindi un gap di 8Hz tra la musica che sentiamo ogni giorno, e questo autentico toccasana per l’interiorità. A coprire questo intervallo ci hanno voluto pensare gli 8fm, terzetto qui al suo esordio con The Maze of Life, otto tracce dedicate a raccontare un percorso umano attraverso tutti i suoi passaggi.
Purtroppo non si riesce a decollare davvero durante questo viaggio. Il rallentamento delle frequenze non è sufficiente per convincere l’ascoltatore a seguire il disco fin dove quest’ultimo vorrebbe. Le sonorità richiamano molte influenze del rock alternativo e del pop rock anni ’90, ma senza riuscire a donare nuova linfa a queste atmosfere. Il risultato somiglia ad una tavolozza di colori sulla quale ci si è messi a mescolare tra loro le diverse macchie, fino ad ottenerne un indefinito miscuglio. Questo si rispecchia in una serie di brani senza troppi alti ne’ bassi, incapaci di convogliare nel corso dell’ascolto le giuste energie verso l’ascoltatore.
The Maze of Life alla fine non riesce a presentarsi tanto labirintico quanto forse gli 8fm avrebbero sperato: il disco suona un po’ come un senso unico, nel quale è molto difficile perdersi. Starà alle prossime uscite del trio dimostrare di riuscire a stratificare il proprio sound e le proprie atmosfere.
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