Un po' ci manca, il Gatto Ciliegia. Quando si raggomitolava contro il Grande Freddo era tutto un sussulto di emozioni, sorrisi e vita, in una cornice minimalista che chiamavamo post rock, perché questo – e non altro – è il nome che ha saputo traghettare la nostra nostalgia dalle braci del grunge alle gemme dell'indipendenza.
E sono ancora braccia che vibrano, per fortuna. Perché il Gatto ha ripreso il proprio percorso, nascondendosi tra gli arpeggi in salsa strumentale di Solitario Bit, un progetto – estemporaneo? – di Fabio Perugia, uno dei papà del felino indie rock. Le zampate malinconiche – artigli che sezionano chirurgicamente i ventricoli del cuore – sono quelle della band di "L'Irréparable". Solo che qui il ventaglio sonoro prende pieghe spesso inaspettate, anche se inedite non possono proprio esserlo. È tempo quindi abbandonarsi agli ossessivi stacchi di "El Solitario Bit" (pugni in faccia che colpiscono quando ci eravamo abituati a carezze dolcissime), all'abbinamento jazz&malinconia di "Liquidaria" e, soprattutto, alle aperture cinematografiche di "Ballata Lieta", squarci morriconiani che ci ricordano – semmai ce ne fosse stato mai realmente bisogno – perché amiamo il post rock e perché continueremo a farlo.
E se persino nei momenti meno appariscenti e contagiosi (come nel finale folk di "Torno Presto") Perugia riesce ad esprimere qualcosa di interessante, allora vuol dire che il disco – scaricabile gratuitamente (nel senso che chi scarica è libero di pagare o meno) dal sito gattociliegia.it – suona bene. E in alcuni casi emoziona davvero.
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La recensione Solitario Bit di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-08-28 00:00:00
COMMENTI (1)
bella!!! grazie... mi ci ritrovo!!! [: