Un mondo dominato dalla tecnologia e dagli schermi raccontato da Barriera nel suo viaggio elettronico.
Una vita immersa nella tecnologia, circondati da persone frammentate tra media e schermi, un mondo dove tutto appare immagine virtuale e la ricerca di corpi reali sembra ormai impossibile. Olodramma, primo album di Barriera, prodotto da Blindur e Stefanelli, si immerge all’interno di un fantasmatico e a tratti orrorifico mondo digitale per raccontare l’amore ed il dolore di un nuovo millennio, partendo da esperienze personali per arrivare poi all’universale.
Per narrare questa storia, l’unico supporto utile sembra essere la musica elettronica, sperimentata in varie sfaccettature: si passa da pezzi pop con dei synth che fanno riecheggiare gli anni ottanta, a pezzi quasi rock o in molti casi a glitch e melodie che si inseriscono nella nuova wave dell’hyper pop.
La scrittura di Barriera riesce a tenere salde insieme le sonorità, raccontando di relazioni, delusioni, attese, applicazioni che diventano più importanti della realtà, messaggi e fantasmi: un disco che diventa la corsia preferenziale per elaborare il dolore e i cambiamenti delle relazioni umane.
Tra i brani più convincenti troviamo Dovehomessomiopadre?, che riesce ad essere sin da subito d’impatto distaccandosi dal resto della tracklist con il suo sound esplosivo, e Se ci fosse un tram, una sorta di pausa sonora all’interno del disco, dove la melodia è ridotta all’essenziale dando spazio ad un cantato dolce e sincero, creando uno spazio di riflessione tra i tanti sintetizzatori.
Pur essendo al suo esordio, Barriera ha dimostrato di avere un mondo sonoro ben preciso e strutturato; in questo caso, l’unione con un immaginario legato al digitale si è dimostrato il veicolo più adatto per presentarsi in modo efficace, oltre che per elaborare il dolore trasformandolo in un viaggio musicale.
---
La recensione Olodramma di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-29 00:00:00
COMMENTI