PORTRAITS di Anton è un disco con tanto cuore e poco metodo
Tanto cuore, poco metodo ancora meno post-produzione ma autenticità al cento per cento. Con questa breve formula si potrebbe, in modo anche abbastanza esaustivo, parlare di PORTRAITS di Anton, un disco di cantautorato anni Ottanta, potremmo definirla, che presenta un tasso altissimo di passione e amore in quanto si fa (e si canta) ma un gradiente nettamente inferiore in quanto a produzione e, diciamo così, lavoro in chiave professionale. Se infatti Anton dimostra di sapere costruire una canzone, come dimostra, ad esempio, Costellazione, la traccia nettamente più interessante di tutte, praticamente in ogni dove in questo disco si percepisce una produzione "un po' così". C'è tanta voglia di dimostrare il proprio animo artistico (dato di per sé ottimo e sempre buono), peccato che questo continuo sforzo il più delle volte non viene bilanciato anche, ad esempio, da una registrazione ottimale o da un missaggio a regola d'arte.
Invece no, invece rimane un po' tutto sospeso come il giudizio generale su un lavoro del genere. Se per il recensore prevale il cuore, sicuramente il giudizio sarà positivo, se invece conta di più la tecnica allora le perplessità supereranno di gran lunga le certezze. A questo punto, almeno per una volta, lascio a voi la scelta, testa o cuore. Io nel dubbio me lo ascolto un'altra volta.
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La recensione PORTRAITS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-09 08:13:16
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