Un disco che è un viaggio
"Non volevo mettere in mezzo canzoni che avevo scritto in passato e quindi periodi vecchi della mia vita, ma volevo scrivere qualcosa che parlasse solo del periodo che stavo vivendo, con il pensiero di concluderlo così e quindi è partito questo viaggio stupendo; ho scritto, suonato e prodotto ogni canzone, sono stato per mesi, ore e ore a suonare o a registrare davanti al pc, ma, penso che il momento più bello, sia stato quando, presso Last Floor Studio, ho visto le mie canzoni piano piano prendere forma". Ho voluto mettere all'inizio di questa recensione le parole che lo stesso Erasmo ha utilizzato per presentare il suo nuovo album Incasinato perché mi pareva non soltanto particolarmente significative per darvi, subito, le coordinate giuste per approcciarvi al lavoro ma anche perché, nel mio piccolo, mi ci sono rispecchiato durante l'ascolto. Un ascolto, debbo ammettere, molto piacevole, e in qualche momento pure godurioso, di un disco che mescola il rap, al rock con il cantautorato in un mix magari non molto originale ma di sicuro impatto.
E dire che, almeno per le prime due o tre canzoni, non ero molto convinto: infatti reputo questo disco fortemente sbilanciato, con una prima parte meno interessante e una seconda davvero più a fuoco con il grande "falò" rappresentato, almeno per me, da Occhi verdi, non solo la traccia che ho più apprezzato ma anche, sempre a mio avviso, il miglior brano dell'intero disco.
Un disco comunque che, tra alti e bassi, si mantiene sempre su un livello di qualità buono, se non molto buono con dei testi mai banali e, a volte, degli arrangiamenti originali: "È stato molto impegnativo, ma, anche tanto interessante, tanto che, con questa esperienza, oltre l’amore per la musica ho scoperto una grandissima curiosità per tutto il lavoro e il processo che c’è dietro le quinte dalla creazione alla realizzazione del progetto".
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La recensione Incasinato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-25 00:00:00
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