Il terzo disco di Verner, Altopiano all'apparenza potrebbe venire derubricato come l'ennesimo album di cantautorato pop italiano con tanta dolcezza e poca sostanza. E se è vero il dato di fatto di come i pezzi qui contenuti siano, essenzialmente, brani di musica pop, l'apparente leggerezza dell'intero progetto in realtà si traduce in un disco convincente e ben scritto, che non farà certamente gridare al miracolo nessuno ma che, magari, convincerà molti. Un pezzo, ad esempio, come "Flipper" non lo scrivi se non sei dotato di una buona penna e anche l'arrangiamento, nella sua linearità, mi ha davvero convinto e conquistato.
Debbo ammettere che questa qualità negli arrangiamenti, in realtà, non viene replicata in ogni ambito di questo album ed è un peccato questo perché ne avrebbe giovato grandemente. Rimane comunque il fatto qui si abbia davanti un buon disco di musica pop, senza tanti grilli per la testa ma con una voglia grande così di suonare e di condividere le proprie canzoni con le altre persone. E ciò, almeno per una volta, ci potrebbe bastare no?
"L’album mette in relazione la scoperta del mondo esteriore con quello interiore: il “segreto” diventa così un termine evocativo capace di unire queste dimensioni tra curiosità e spaesamento. I testi so-no in italiano".
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