Giocattoli senza frontiere. E' un fatto che sia più facile imbattersi nei MR6o mentre si attraversa un ponte di Praga o si scantina in un basement di Dresda piuttosto che a frequentare i club della nostra comune regione; ma solo perché hanno capito per primi quanto un alfabeto universale come il loro pop, vergato a matita e appeso ai muri delle elementari, non sia destinato ai bibì e bibò dei quattro nomi in croce latori di apparenti incassi 'sicuri'. Ah è vero, siamo campioni del mondo adesso.
"Yeah, rock'n'roll!" è titolo che fuorvia fino a un certo punto, essendo questi cinque pezzettini infarinati della solita pasta pop ma, fra tutti gli emeriti della produzione Ugly Dog, si qualificano come i più mossi, pratili, spensierati.
Inalterata e micidiale resta la facilità di songwriting, l'aurea proporzione di strofa e gancio, una vorticosità di cambio agli strumenti scarsamente riscontrabile altrove: di che esserne orgogliosi, adesso che cominciano ad essere appena più noti.
"My friend says it won't be better than this / my friend says it couldn't be worse": a parere di chi scrive, il presente non costituisce la migliore delle opere a firma MR60, mancando di quello spleen tipico della sonnolenta estate rurale cui ci avevano abituato e che mi nutre; ma a livello qualitativo, accelerazioni twee come "With the sun by my side" e "Just like Justin" - dedicata in qualche modo al divetto Timberlake - non sono da meno delle glorie passate, su un altro fronte, quello dei battimani a fiori.
E "Time to go" con "Cupid song" ricordano Camera Obscura e Hidden Cameras, Trembling Blue Stars e Aisler's Set, mille gruppi e nessuno, le infiorescenze svedesi post-Labrador arricchite di un bizzarro organetto trovato per terra, scassato e riaggiustato, recante la targhetta MR60. Un colorato aquilone in attesa di vento, e pazienza se poi volerà via da solo, con le proprie forze: a tendergli la mano dalla finestra, adesso, una sorpresa su cinque saranno proprio loro.
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La recensione Yeah, Rock’n’Roll! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-08-29 00:00:00
COMMENTI (15)
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Nice site!
per fortuna i ragazzi sono molto meno nasali... ;)
A me la tonalità e il modo di cantare ricordano molto il tizio di Duluth... no?
ma chi ti obbliga a leggere ?? e il disco lo hai ascoltato ??? ma presentarti ???? e l'educazione ?????? stai per entrare in una valle di lacrime fratello !!!!! :=:=:=
MA COME CAZZO PARLA QUESTO ?????
FERMATELO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI !!!(PER LUI !!!)
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..... come il loro pop, vergato a matita e appeso ai muri delle elementari, .....
......l’aurea proporzione di strofa e gancio, una vorticosità di cambio agli strumenti scarsamente riscontrabile altrove.....
..... mancando di quello spleen tipico della sonnolenta estate rurale cui ci avevano abituato e che mi nutre; .......
....delle glorie passate, su un altro fronte, quello dei battimani a fiori.
.... ..... le infiorescenze svedesi post-Labrador .....
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fai bene! meritano davvero!! se vuoi sentire qlkos'altro vai sul sito uglydogs.it
hasta luego!
Complimenti: una recensione davvero bella! Il gruppo non lo conoscevo. Da quanto ne scrivi, sembra che mi possa piacere; e credo che andrò a cercare anche qualche lavoro precedente...
Se volete ascoltar altre tracce oltre a quelle qui disponibili fate un giretto sul sito
uglydogs.it
Il sito non è un granchè però dai, potete scaricarvi un bel pò di cose!
Dateci un'occhiata e ascoltate!
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