Quante volte capita di non riuscire a comunicare i propri stati d’animo? A volte perchè non esistono parole per esprimerli, a volte semplicemente perchè non riusciamo a pronunciarle. Blue Shelter, il nuovo singolo del duo bergamasco Alaska Blue, esplora la dimensione della solitudine interiore e dell’incomunicabilità, e le difficoltà che a volte incontriamo nell’esternare ciò che proviamo.
Con una suggestiva atmosfera elettronica, ora rarefatta ora avvolgente, il duo conduce l'ascoltatore in una malinconica dimensione. È quella intima e privata in cui talvolta si finisce per rintanarsi - come in un guscio - quando ci sentiamo incompresi e incapaci di dialogare con l’esterno.
Per fare ciò gli autori Elisabetta Giordano e Davide Casi attingono a sonorità indie folk con accenni psichedelici, che possono rimandare ai Big Thief come ai Kings of Convenience, scegliendo la via del minimal e lo-fi. Si tratta però di un apparenza perchè la produzione del brano è in realtà più ricca e curata di quanto sembri.
Nello smarrimento interiore evocato da pad, sintetizzatori e chitarre minimaliste, mossi al ritmo di un beat sincopato, ogni cosa trova il suo senso intorno a una calda e suadente linea vocale. Questa si fa strada tra le note facendo da collante e colmandone i vuoti, e sviluppando ricche armonizzazioni diviene il fulcro emotivo del brano capace di condurre nei luoghi più reconditi.
Blue Shelter è lo spazio solitario che solo noi conosciamo veramente. Talvolta è confuso, malinconico, oscuro, e lo soffriamo perchè non vorremo trovarci li, altre è capace di donare quella sensazione di calore e sicurezza necessaria a ritrovare la connessione con noi stessi.
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