A volte capita di raschiare il barile dell’immaginazione, per spendere due parole che valgano almeno il disturbo che si è preso un gruppo spedendoti un cd. Cosa volete: gli umbri Laniakea risultano ostici, indigesti, cupi e neri come la pece. Pezzi tra rock duro e metallo novello con un cantato sciatto, spesso così grezzi da sembrare incompiuti. In tal senso riflette una consapevolezza esemplare, il titolo dell’album.
Persino quegli spunti strumentali (“Seth”, “Uomotopo”) o tentativi di eludere gli schemi hard (“Il Cilindro Degli Specchi”), paiono buttati lì a caso. Gli episodi più simpatici, così, finiscono per essere la cover dei Led Zeppelin in stile Metallica e “Immagina Ciò Che Vuoi”. 22 secondi di… nulla.
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La recensione Volubilmente Crudo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-08-30 00:00:00
COMMENTI (3)
troll de cheeeeee??
pensi che solo tu puoi spalare merda sulla gente che molto modestamente e non riesco a capire per quale misterioso motivo spenda tempo e soldi per farsi recensire da degli esseri vuoti e frustrati.
alloraaaaa... fuori le poesie così ci facciamo una bella cagata sopra!!!
dannato troll... ma tu mi conosci poffarbacco!
ummadonnina!!!
peccato che non ci sono i demo da sentire perchè mi hai messo curiosità.
mi sto divertendo un mondo a leggere le cagate di recensioni su questo sito. quando ho tempo da perdere apro qui è mi metto a leggerle :]sono meglio dei reality show!! il festival del sadismo dei frustrati.
sai marcello munari che il tuo scrivere è veramente sciatto?!
hai provato mai a pensare che è inutile che raschi il barile della tua immaginazione???
la tua immaginazione è vuota!!
perdi solo tempo a raschiare!
perchè non metti una tua bella poesia così facciamo la recensione! e ci divertiamo un po' anche noi lettori senza la corona del potere! :][:
leggere le tue recensioni è bello, si sperimenta l'esperienza del vuoto totale.